lunedì 14 settembre 2015

Severance: Tagli al personale



Nel titolo del mio ‘consiglio del giorno’ ho deciso di riportarvi pari-pari il sottotitolo Italiano ufficiale del film perché, ammettiamolo, Tagli al Personale è semplicemente geniale, uno dei rari casi dove, probabilmente, la persona che ha badato all’aspetto pubblicitario di questo prodotto per il nostro paese si è per lo meno guardato il film prima di svolgere il suo lavoro.
Ma accantoniamo la mia premessa di dubbia utilità e veniamo subito al dunque: si parla di Severance, pellicola Anglo Tedesca del 2006 ad opera di Christopher Smith

Questa sanguinosa horror comedy ci parla di una comitiva di colleghi di lavoro di una multinazionale che, per via di disposizioni dai piani alti, è costretta a trascorrere una settimana di vacanza per socializzare ed aumentare il livello di “relationship” tra colleghi di ufficio. Per farlo, la Palisade Defense (azienda leader nella produzione di armi) li ha inviati a Szeveranz, un paesino di montagna nei Carpazi. I piani sono di rilassarsi, mangiare tutti assieme, cooperare in attività di gruppo come il paintball e… morire.
Il motivo è semplice: un serial killer di cui nessuno sapeva nulla (ovviamente) si aggira nei boschi nei pressi del loro chalet, e i nostri sventurati protagonisti inizieranno a pagarne le conseguenze, uno alla volta.



Severance, nella già originale categoria dell’horror comedy è però, a parer mio, un film ancora più unico. Non si ride per via di gag “comandate”, perché l’atmosfera generale è molto più tendente all’horror piuttosto che al comico. Il film è però dotato di una fortissima vena di humor inglese, con situazioni che non vorrebbero far ridere ma che inevitabilmente finiscono per farlo, nonostante il forte disagio (se non la morte) dei nostri protagonisti. Black humor, satira verso le corporation delle armi, stereotipi sull’Europa dell’Est, ci sono davvero molti appigli ai quali attaccarsi per mettere in campo situazioni che funzionano, per un film che non ricordo onestamente nemmeno quante volte ho visto, facilmente cinque, se non di più. Non mi annoia mai, è originale, scorrevole, e scriverne mi sta facendo voglia di rivederlo di nuovo.
Ovviamente non è detto che questo Severance sia in grado di sortire lo stesso effetto anche su di voi, ma non sto neanche pretendendo che lo faccia. Semplicemente, se 9 anni fa vi dovesse essere sfuggita questa pellicola (non particolarmente famosa) il mio consiglio è di guardarla almeno una volta perché, se siete dotati di un certo tipo di humor, sarà una visione certamente non banale, questo ve lo assicuro.

Del cast vorrei segnalare Danny Dyer, un attore che io reputo fantastico e che, in questa pellicola in particolare, da’ davvero il meglio di sé, sfoggiando una performance memorabile con un mix tra epicità e stupidità demenziale che sarebbe in grado di reggere il film da solo. Anche il regista, Christopher Smith, è per me tutt’altro che sconosciuto, anzi. Di suo (oltre al qui presente horror) ho letteralmente adorato Black Death, dura pellicola medievale con Sean Bean, e Triangle, thriller sovrannaturale che sfocia nei loop temporali, due film di cui, molto probabilmente, scriverò nelle prossime pagine perché veramente meritevoli di attenzione.
Ma, per ora, correte a vedere Severance e.. attenti a dove mettete i piedi.


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