sabato 12 settembre 2015

Lo Sciacallo, Mors tua vita mea



Avete mai sentito dire che i giornalisti sono degli avvoltoi, o delle iene? 
Beh, oltre al fatto che in alcuni casi purtroppo è vero, questo è anche il ‘luogo comune’ che ha dato lo spunto per il titolo italiano, azzeccatissimo, del film Nightcrawler, che da noi è infatti uscito come Lo Sciacallo. Per una volta il titolo nostrano mi sta più simpatico di quello originale, in quanto lo sciacallo è un’animale che depreda, che cerca i cadaveri e le scene di morte, esattamente come il protagonista del nostro film.

La pellicola ci racconta di Louis Bloom, un uomo cinico e afflitto da evidenti problemi comportamentali, che si aggira per le strade di Los Angeles alla ricerca di un lavoro. Tutte le porte gli vengono immancabilmente chiuse in faccia, fino alla notte in cui deciderà di mettersi ‘in proprio’. Dopo aver assistito ad un incidente automobilistico avvenuto da poco, con delle vittime, Louis vedrà arrivare sul luogo oltre ai soccorsi, anche una troupe di giornalisti d’assalto. Pronti con la telecamera in spalla, gli uomini iniziano a riprendere le vittime del disastro senza nessun pudore o peli sullo stomaco, già in contatto con le emittenti TV per trattare sul prezzo di vendita del servizio. Se tutto quello che serve per fare un lavoro del genere è una videocamera, accompagnata da una totale mancanza di sensibilità, Louis Bloom è l’uomo giusto per quel lavoro, uno sciacallo nato, pronto ad avventarsi sulla prossima carcassa.



Lo Sciacallo è veramente un buon film, originale per premessa e svolgimento. E’ forse una delle migliori pellicole dell’anno scorso, ed ha meritatamente ricevuto la nomination all’Oscar come miglior sceneggiatura originale. Si tratta del primo film da regista di Dan Gilroy (comprovato sceneggiatore, anche di questo suo stesso film) e spero vivamente che, in futuro, egli scelga di dirigere ancora, visti i risultati.  

Il nostro avvoltoio è il bravo Jake Gyllenhaal, attore che sta godendo di un vero e proprio boom di apparizioni negli ultimi anni, ma che non accenna, nelle sue interpretazioni, a perdere di qualità. In questa pellicola in particolare, tutta basata sullo studio e la caratterizzazione del personaggio protagonista, Gyllenhaal ci offre una performance veramente straordinaria. Al limite della pazzia, il suo personaggio è insensibile e spietato, nella sua personale missione di ottenere servizi per TG sempre più scottanti, in una parola: inquietante.

Lo Sciacallo è un film che porta a diverse riflessioni una volta raggiunta la fine, come ad esempio quella sulla ‘condizione di scarsa umanità’ raggiunta da un certo tipo di giornalismo. E’ sempre giusto e corretto mandare in onda qualunque tipo di immagine, qualunque tipo di notizia, ad ogni costo? E la visione di tutta questa violenza quotidiana ci sta desensibilizzando, come società? Ce ne sarebbero molte altre, ma mi  fermerò qui, perché è sempre bello trarre da soli le proprie conclusioni.

Lo Sciacallo – Nightcrawler è una visione che vi consiglio caldamente e, lo ripeto, uno dei migliori film dell’annata 2014.


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