Avete mai sentito dire che i giornalisti sono degli avvoltoi,
o delle iene?
Beh, oltre al fatto che in alcuni casi purtroppo è vero, questo è
anche il ‘luogo comune’ che ha dato lo spunto per il titolo italiano, azzeccatissimo,
del film Nightcrawler, che da noi è infatti uscito come Lo Sciacallo. Per una
volta il titolo nostrano mi sta più simpatico di quello originale, in quanto lo
sciacallo è un’animale che depreda, che cerca i cadaveri e le scene di morte, esattamente
come il protagonista del nostro film.
La pellicola ci racconta di Louis Bloom, un uomo cinico e
afflitto da evidenti problemi comportamentali, che si aggira per le strade di
Los Angeles alla ricerca di un lavoro. Tutte le porte gli vengono
immancabilmente chiuse in faccia, fino alla notte in cui deciderà di mettersi ‘in
proprio’. Dopo aver assistito ad un incidente automobilistico avvenuto da poco,
con delle vittime, Louis vedrà arrivare sul luogo oltre ai soccorsi, anche una
troupe di giornalisti d’assalto. Pronti con la telecamera in spalla, gli uomini
iniziano a riprendere le vittime del disastro senza nessun pudore o peli sullo
stomaco, già in contatto con le emittenti TV per trattare sul prezzo di vendita
del servizio. Se tutto quello che serve
per fare un lavoro del genere è una videocamera, accompagnata da una totale mancanza
di sensibilità, Louis Bloom è l’uomo giusto per quel lavoro, uno sciacallo nato,
pronto ad avventarsi sulla prossima carcassa.
Lo Sciacallo è veramente un buon film, originale per
premessa e svolgimento. E’ forse una delle migliori pellicole dell’anno scorso,
ed ha meritatamente ricevuto la nomination all’Oscar come miglior sceneggiatura
originale. Si tratta del primo film da regista di Dan Gilroy (comprovato
sceneggiatore, anche di questo suo stesso film) e spero vivamente che, in futuro,
egli scelga di dirigere ancora, visti i risultati.
Il nostro avvoltoio è il bravo Jake Gyllenhaal, attore che
sta godendo di un vero e proprio boom di apparizioni negli ultimi anni, ma che
non accenna, nelle sue interpretazioni, a perdere di qualità. In questa
pellicola in particolare, tutta basata sullo studio e la caratterizzazione del
personaggio protagonista, Gyllenhaal ci offre una performance veramente straordinaria.
Al limite della pazzia, il suo personaggio è insensibile e spietato, nella sua
personale missione di ottenere servizi per TG sempre più scottanti, in una
parola: inquietante.
Lo Sciacallo è un film che porta a diverse riflessioni una
volta raggiunta la fine, come ad esempio quella sulla ‘condizione di scarsa
umanità’ raggiunta da un certo tipo di giornalismo. E’ sempre giusto e corretto
mandare in onda qualunque tipo di immagine, qualunque tipo di notizia, ad ogni
costo? E la visione di tutta questa violenza quotidiana ci sta
desensibilizzando, come società? Ce ne sarebbero molte altre, ma mi fermerò qui, perché è sempre bello trarre da
soli le proprie conclusioni.
Lo Sciacallo – Nightcrawler è una visione che vi consiglio caldamente e, lo ripeto, uno dei migliori film dell’annata 2014.
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