« I Cyloni furono creati dagli umani.
Furono creati per rendere la vita più facile sulle 12 colonie.
Ed ecco che venne il giorno in cui i Cyloni decisero di sterminare i loro padroni.
Dopo una guerra lunga e sanguinosa, fu dichiarato un armistizio.
I Cyloni se ne andarono alla volta di un altro mondo che potessero chiamare casa.
Fu costruita una remota stazione spaziale...
...dove gli umani e i Cyloni potessero incontrarsi e mantenere relazioni diplomatiche.
Ogni anno i coloniali inviano un ufficiale...
...i Cyloni invece mai.
Furono creati per rendere la vita più facile sulle 12 colonie.
Ed ecco che venne il giorno in cui i Cyloni decisero di sterminare i loro padroni.
Dopo una guerra lunga e sanguinosa, fu dichiarato un armistizio.
I Cyloni se ne andarono alla volta di un altro mondo che potessero chiamare casa.
Fu costruita una remota stazione spaziale...
...dove gli umani e i Cyloni potessero incontrarsi e mantenere relazioni diplomatiche.
Ogni anno i coloniali inviano un ufficiale...
...i Cyloni invece mai.
Nessuno ha mai visto o avuto notizie dai Cyloni per oltre 40
anni. »
Galactica era una serie TV del 1978,
interrottasi però solo dopo una singola stagione per gli assurdi costi di
produzione. Ma non è di questa che vi parlerò oggi, consigliandovi invece il suo
remake.
Dopo una lunga pausa infatti, c'è stata l'idea di
riutilizzare la trama e la valida ambientazione del franchise iniziato nel ’78
producendo, nel 2003, Battlestar Galactica, una miniserie da 2 episodi della
durata totale di 3 ore, in pratica un film.
Il successo ottenuto da questa miniserie ha subito permesso la creazione di una vera e propria serie TV, della durata di 4 stagioni (2004-2009), ed io considero questo connubio di miniserie e successiva serie TV niente meno che un pilastro della fantascienza moderna.
Il successo ottenuto da questa miniserie ha subito permesso la creazione di una vera e propria serie TV, della durata di 4 stagioni (2004-2009), ed io considero questo connubio di miniserie e successiva serie TV niente meno che un pilastro della fantascienza moderna.
La trama di fondo di questa Space Opera Militare si evince
dalla sequenza di apertura, che vi ho riportato sottoforma di testo all’inizio,
ma, più nel dettaglio, la vicenda è ambientata in un universo parallelo nel
quale gli umani sono divisi su 12 pianeti, dette le 12 colonie, nelle quali per
facilitarsi la vita, l'uomo ha “giocato a fare Dio” creando dei robot senzienti
denominati Cyloni, con lo scopo di servire, salvo poi pagarne il prezzo allo
scoppio di una ribellione e di una successiva guerra sanguinosa. I Cyloni non volevano essere schiavi.
Dopo aver subito enormi perdite da entrambi i lati, ad un certo punto si è giunti ad un armistizio ed i Cyloni, respinti, hanno cercato un sistema solare tutto per loro.
Gli umani delle 12 colonie si sono ripresi, ed hanno creato una stazione spaziale remota, al confine coi Cyloni, dove ogni anno un delegato, alla stessa data, si reca per un’intera giornata al fine di mantenere i contatti, ma i Cyloni non mandano mai nessun delegato. Sono 40 anni che nessun umano vede un Cylone.
Dopo aver subito enormi perdite da entrambi i lati, ad un certo punto si è giunti ad un armistizio ed i Cyloni, respinti, hanno cercato un sistema solare tutto per loro.
Gli umani delle 12 colonie si sono ripresi, ed hanno creato una stazione spaziale remota, al confine coi Cyloni, dove ogni anno un delegato, alla stessa data, si reca per un’intera giornata al fine di mantenere i contatti, ma i Cyloni non mandano mai nessun delegato. Sono 40 anni che nessun umano vede un Cylone.
Con questo background, la nostra storia ruoterà attorno alla
Galactica, una vecchia e gigantesca nave da guerra che sta per essere
trasformata in un museo. La nave era stata creata 40 anni prima durante la guerra
contro i Cyloni, ma era antiquata anche per gli standard dell'epoca. Pochissima
elettronica, tutto meccanico, quasi un sottomarino (solo che nello spazio).
Navi spaziali così affidabili ma meccaniche erano state create a quella maniera
perché nel corso della guerra, i Cyloni erano in grado di disattivare
l’elettronica delle astronavi troppo sofisticate con impulsi elettromagnetici,
quindi furono creati questi gioielli della meccanica, una flotta di 12 navi
(una per colonia) ad elettronica molto limitata perché immuni agli impulsi. A
guerra finita però, questi colossi sono risultati essere niente meno che
obsoleti, inutili e di difficile manutenzione, di conseguenza 11 sono state o
verranno prossimamente smantellate, mentre solo la Galactica, la più grande,
verrà tenuta, per fungere da museo orbitante.
Inutile dire che, improvvisamente, accadrà qualcosa che riporterà la nave al centro dell’attenzione.
Inutile dire che, improvvisamente, accadrà qualcosa che riporterà la nave al centro dell’attenzione.
Il mio amore per questa serie TV è immenso. Non è certamente
una visione priva di difetti, sia chiaro, ma indubbiamente i pregi li
surclassano enormemente. Grande budget (10 milioni di dollari solo per la
miniserie introduttiva, davvero molto per la TV), ottimo cast (da veterani
quali Edward James Olmos ad astri nascenti del calibro di Katee Sackhoff,
bravissima nell’ultimo Riddick), trama complessa ed articolata, bei
combattimenti, atmosfera dura e spietata, tanti twist, e molteplici personaggi
ben caratterizzati, ai quali è molto facile affezionarsi.
Un fan della fantascienza che si definisce tale non dovrebbe
farsi scappare Battlestar Galactica per nessun motivo al mondo (vi ricordo, sia
nelle vesti della miniserie del 2003 che della serie TV successiva), ma mi
sento di dire anche che, vista la grande qualità in generale del prodotto,
anche i non appassionati potrebbero fare un tentativo e cimentarsi per lo meno con
la miniserie iniziale, per vedere se può piacere. Chiunque fosse infatti alla
ricerca di una nuova serie TV alla quale dedicarsi, e la volesse “diversa dal
solito”, con uno stile avventuroso e dinamico, potrebbe trovare in Battlestar
Galactica una più che gradita sorpresa.
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