lunedì 21 settembre 2015

Compliance: Cosa sareste pronti a fare, avendone l'autorizzazione?



“Basato su fatti realmente accaduti.”
Questa dicitura all’inizio di un film, personalmente, su di me sortisce una variegata gamma di effetti. Alle volte mi intriga ed incuriosisce, mentre altre volte è quasi un deterrente, quando noto sin da subito che la vicenda è semplicemente troppo campata in aria perché sia vero, e tutto quello che mi viene da pensare è  ‘se lo saranno inventato’, tanto per attirare di più l’attenzione, uno specchietto per le allodole, ma vi assicuro che, nel film di cui vi parlerò ora, questo è un elemento fondamentale.
Compliance è un film che merita di essere visto soprattutto perché tratto da fatti reali.
È tutto quanto documentato, ed ammetto di aver passato il mio buon quarto d’ora su wikipedia a bocca aperta, a fine visione.

Compliance credo non sia nel vocabolario Inglese di molti di noi, quindi ve lo dico io che sono già andato sul traduttore, e significa condiscendenza, oppure sottomissione, e sono proprio questi gli argomenti portanti del film.

Del 2012, ad opera di Criag Zobel, il film analizza la vicenda di una ragazza, Becky, che serve in un fast-food. Un giorno alla manager Sandra (una donna di mezza età) arriverà una telefonata da un uomo che si presenterà come l’agente di polizia Daniels. L’agente dichiara di essere nel bel mezzo di una indagine riguardante un furto segnalatogli proprio nel fast-food di Sandra, in quanto un cliente ha denunciato una sua giovane impiegata, identificabile come la bella bionda Becky, di furto.
Sandra è incredula, ma di fronte alla legge non si discute. L’agente dichiara di essere al momento nell’abitazione della sospettata, in fase di perquisizione, e che quindi non potrà essere subito al fast-food ad interrogare la ragazza, ma Sandra, in qualità di suo capo, ha tutta l’autorità per iniziare delle indagini preliminari in sua vece, fintanto che lui è al telefono a supervisionare. Nulla di complicato, ed in fondo l’agente sta per arrivare a minuti, ma nel frattempo sarebbe opportuno portare la ragazza in un ufficio ed iniziare a porle qualche domanda.
La cosa finirà per prendere una piega impensabile.



Onestamente, vi dico come la penso, a fine visione ricordo che etichettai questo film con un “voto 6” mentale, in quanto lo reputavo molto buono sotto l’aspetto tecnico di realizzazione, recitazione, e anche come ‘idea’ di sceneggiatura, ma semplicemente si era deciso di spingere troppo sul pedale dell’inverosimile. Mi sono detto “potevano anche esagerare meno che andava bene lo stesso” ed invece, fatto a questo modo, il tutto non era più credibile.
Poi sono andato su wikipedia.

Può sembrare impossibile pensare che una manciata di guerrieri sia in grado di respingere per giorni un’avanzata di decine di migliaia di invasori, salvo poi scoprire che si chiama Battaglia delle Termopili e che è successa davvero. Quindi non è ‘colpa’ dello sceneggiatore se Compliance sembra inverosimile ed esagerato, e non deve quindi risentirne il film stesso come valutazione.
A volte è la realtà stessa, che esagera.
Il tutto si basa su una serie di più di 70 “incidenti” (chiamiamoli così) registrati in America tra il 1992 e il 2004 noti come prank call scam (fregature telefoniche) e la pellicola ne analizza uno in particolare, quello del 9 Aprile 2004, del tutto documentato.
C'è qualcosa di sbagliato nell'essere umano, di sbagliato nella nostra mentalità da ventesimo secolo, dell’autorità che è superiore all’individuo, ma soprattutto (voglio sperare) c’è ancora uno scarso livello di istruzione in alcune fasce di popolazione (fast-food, senza giudicare, ma non parliamo di astronauti). Comunque, vi farete le vostre idee.

Il mio consiglio è quello di guardare per prima cosa il film, per subirne il giusto impatto e non guastarsi la visione anticipandovi qualcosa, e poi, se siete curiosi, approfondire le ricerche online. La pellicola è un buon drammatico/weird che mi ha intrigato dall'inizio alla fine, è ben girato, ben recitato, soprattutto dalla giovane Dreama Walker.
Una pellicola sul potere di persuasione.
Come tutti siamo a conoscenza, ed increduli, sapendo che ci sono ancora persone che investono migliaia di euro nei 'maghi' che passano nelle televisioni regionali, ora scoprirete anche questa realtà delle ‘call scams’ che, personalmente, è stata una mazzata post-visione che mi ha fatto davvero molto riflettere.


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