lunedì 7 settembre 2015

Better Call Saul: Quando lo spin-off funziona davvero



“Se non può permettersi un avvocato gliene sarà affidato uno d’ufficio”.
Ed immancabilmente ecco entrare in scena un uomo di mezza età, trascurato, in un completo che vorrebbe essere elegante ma che grida solo “economico” a gran voce. Lo sguardo rassegnato, tanto quanto quello del suo cliente che non poteva, appunto, permettersi niente di meglio.
Ed invece ha avuto solamente un passacarte, come Saul Goodman.

Ma rallentiamo un secondo.
Sicuramente avrete visto Breaking Bad, Serie TV in 5 stagioni di straordinario successo mondiale, una crime story densa di colpi di scena e situazioni al limite dell’assurdo dotata di un protagonista, Walter White, di grandissimo carisma. Se siete una delle tre persone al mondo digiune di questa serie, il mio consiglio è certamente quello di recuperarla, perché ne vale la pena. Si possono avere tanti gusti in termini di cinema e un consiglio deve pur sempre prendersi il beneficio del dubbio, ma difficilmente uno show di questo spessore vi lascerà annoiati o indifferenti.
A volte in una bella Serie TV (ma anche in un film) emerge qualche personaggio davvero buono, ma chiaramente secondario, che vi fa pensare che sia quasi un “peccato” che egli non goda di maggior tempo in scena, beh, Saul Goodman di Breaking Bad è sempre stato quel genere di personaggio.
L’annuncio del suo spin-off dedicato, Better Call Saul, mi aveva immediatamente lasciato senza parole, a parte forse una: geniale!

Ora, la grande sfida all’orizzonte era però chiara, sarebbe riuscito Jimmy McGill, in arte Saul Goodman, ad avere la forza di emozionarci con un suo show personale, oppure, fuori dal suo elemento, dalle situazioni surreali di Breaking Bad, avrebbe rischiato di perdere di mordente?
Certamente da parte del creatore della serie Vince Gilligan si è fatta una grande scommessa in questo senso ma, per il sottoscritto, il risultato finale parla da solo.
La stagione numero uno di Better Call Saul è stata uno degli show meglio scritti di quest’anno, 10 episodi sempre diversi, variegati per stile e contenuti, alcuni incredibilmente divertenti, altri duri, drammatici, violenti. C’è veramente dell’inventiva e della voglia di raccontare in Better Call Saul, e lo si fa con stile, uno stile che richiama a tratti proprio quello di Breaking Bad di cui, non a caso, lo stesso Gilligan era ideatore.



Ma, dopo Gilligan, il grande merito del successo dello show va tutto a Bob Odenkirk, un bravo attore, che è riuscito a mantenere invariato lo stile del suo personaggio, con quel mix di ironia e carattere pungente, anche in questo contesto molto più esteso. Saul Goodman è un personaggio dotato di spessore, adatto a molto più che a fugaci comparsate in un altro show. Si rimane coinvolti e davvero interessati alle sue vicende, al suo passato losco da piccolo criminale, e al suo presente da scanzonato avvocatuccio da volantino pubblicitario, il cui scopo è quello di tentare di farsi un nome e, magari, di fondare un piccolo studio che sia migliore di quella stanzetta ricavata sul retro di un centro estetico. Mentre gli episodi scorrono, allo spettatore importa davvero del destino dello sfortunato Goodman, ed è tutto merito di Bob Odenkirk.

La serie non è però un one-man-show, perché anche solo nella prima stagione si è già arricchita di nuovi e vecchi personaggi molto accattivanti. Su tutti vorrei citare il bravissimo attore Jonathan Banks che interpreta Mike, vecchia conoscenza dei tempi di Walter White...e poi chissà cos'altro ci riserva ancora il futuro, sotto questo ed altri aspetti! E’ troppo presto per poterlo sapere, e si può solo fantasticare. Incontreremo altri personaggi provenienti dall’universo della serie primaria? Giungeremo forse addirittura ad una congiunzione temporale dei due show, magari alla fine di questo spin-off?
Per il momento, in attesa della seconda stagione il prossimo Febbraio, credo sia giusto dire una cosa, indipendentemente da come verrà concepita la serie per il futuro. A parere di chi vi scrive, Better Call Saul ha già dimostrato di essere uno show che non dipende da nessuno, ed è anzi in grado di brillare magnificamente di luce propria.


1 commento:

  1. Boh... sicuramente non brutta come serie ma, come ti ho già detto, non mi ha proprio preso...

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