mercoledì 26 agosto 2015

Utopia: Cospiratoria Serie TV con uno stile fuori dall'ordinario



Oggi parliamo di Utopia, Serie TV britannica del 2013 ambientata a Londra, e sarà per me un consiglio molto sentito perché è uno show che mi ha davvero colpito.

La storia riguarda un gruppo di persone che non si conoscono, ma che frequentano la stessa chatroom dove parlano e si scambiano opinioni su un loro interesse comune: Utopia, una graphic novel di culto.
Questo fumetto ha dei disegni molto d’impatto ma anche molto criptici, che possono essere interpretati in diverse maniere. Volendola vedere in un certo modo, più di una persona afferma che, rispetto all’anno di pubblicazione, dentro Utopia siano stati disegnati “eventi” (spesso catastrofici) che poi sono sempre ed immancabilmente accaduti sul serio, anni dopo, nel mondo.
Questa peculiarità ha generato un piccolo numero di fan accaniti, come quelli che frequentano la chatroom, ma la scarsa diffusione e reperibilità della graphic novel l’ha relegata comunque ad essere un prodotto molto di nicchia, poco noto.
Quando un uomo in chat affermerà di essere in possesso delle tavole originali di Utopia, quattro ragazzi, all’inizio increduli, si sentiranno poi tanto incuriositi da decidere di incontrarsi di persona per la prima volta, al fine di poterle ammirare.
La scelta di quel giorno cambierà le loro vite per sempre, invischiandoli in un’oscura vicenda dalla quale sarà davvero difficile uscire. 

Utopia ha stile ed originalità da vendere, ve lo posso assicurare, ed è una serie che consiglio ad occhi chiusi. 

E’ suddivisa in 2 stagioni da 6 episodi l’una, per un totale di 12 e, nonostante ufficialmente la serie sia stata “non rinnovata” ad un certo punto, in realtà la vicenda non lascia nulla in sospeso, gode di una conclusione e si arriva alla fine contenti di ciò che si è visto, quindi non preoccupatevi.
La storia prenderà vie inaspettate, e sarà una vera goduria da seguire, soprattutto nel corso della prima stagione, dove si sfiora il capolavoro. Nella seconda si cala di un mezzo gradino (rimanendo comunque su uno show più che buono) ma la cosa era inevitabile, in fondo nel primo round di episodi la trama è ancora allo stadio primordiale, con tutto da scoprire, ed ogni piccolo colpo di scena intriga sempre più a fondo, mentre poi nella seconda stagione si inizieranno a vedere le conseguenze delle scelte dei nostri protagonisti, con la trama ora ben nota e, di conseguenza, si perde un po’ del mistero originale in funzione di cose come lo sviluppo della vicenda e l’avvio verso la conclusione.
Riassumendo, la prima stagione la reputo sicuramente superiore alla seconda, ma che comunque è funzionale, coerente, e ancora di buon livello.



A meritare due parole poi è anche la pura realizzazione tecnica di questo show.
Solitamente non gioco a fare il ‘Guru del fattore tecnico’ semplicemente perché non credo di capirne in maniera particolare, ma questa volta farò un’eccezione, perché devo dire di reputare Utopia uno show straordinario anche per cose come la fotografia, che è qualcosa di veramente speciale.
Tinte forti, colori luminosi, per una storia che ruota attorno ad una graphic novel e che quasi sembra essa stessa una graphic novel, ma senza che la cosa sia ‘imposta’ a forza, magari dall’abuso di effettacci on screen come uno Scott Pilgrim vs The World che vuole costringerti a capire che è un fumetto, Utopia lo sembra solo e semplicemente per l’uso che viene fatto delle luci e dei colori.
Uno show davvero particolare quindi anche sotto l’aspetto tecnico e, se me ne sono accorto io, ve ne accorgerete di sicuro anche voi. Anche l’uso delle musiche è degno di nota, con uno score musicale in grado di passare dall’amabile al grottesco a seconda della scena in cui viene usato, e che vi rimarrà sicuramente in testa.

Piccola nota, concludendo, sconsiglio a tutti la canonica visita a Wikipedia (che spesso viene spontanea quando ci si vuole informare su qualcosa di nuovo) perché, senza preoccupazioni di sorta, già nelle prime righe viene svelato praticamente ogni intreccio di trama, che però in questa particolare serie è quasi un crimine perché, soprattutto la prima stagione, è forse tra le cose più intriganti che io abbia visto negli ultimi tempi, e vale davvero la pena di scoprire tutto da soli.

Dotato di una patina di mistero del tutto speciale, Utopia è uno show con cui vale davvero la pena di confrontarsi. Unico nel suo genere (questo è fuor di dubbio), gode di una crudezza e cattiveria al di fuori del comune, di grande stile, di personaggi interessantissimi, tra buoni e cattivi, e di una trama generale che vi darà da riflettere, soprattutto per ciò che riguarda le motivazioni.

Un’ennesima dimostrazione di come il cinema aldilà della Manica, anche a livello televisivo, lavori in maniera davvero egregia.

Se cercavate qualcosa di originale, non guardate oltre, saranno una dozzina di serate ben spese.


2 commenti:

  1. Concordo in pieno: uno dei prodotti seriali più interessanti degli ultimi anni, grottesca e fuori di testa. Mi dispiace che non sia stata rinnovata. Inoltre, a quanto pare, anche il remake americano di Fincher sembra sia naufragato. Un doppio peccato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao!
      Quando ci si imbatte in qualcosa di bello come questo Utopia si tende ad affezionarsi, e se ne vorrebbe sempre vedere 'di più' quindi certamente dispiace.
      Per fortuna c'è anche da dire che lo show nonostante il mancato rinnovo almeno non è rimasto "troncato", ma la vicenda gode di un capo e una coda, che è molto importante.
      Se potessi mettere una firma da qualche parte per godere un tantino più spesso di show di questa qualità a discapito di una lunghezza più breve, forse ci penserei.

      Elimina