martedì 11 agosto 2015

It Follows: a chi piace l'horror, una serata ben spesa



Siccome queste vogliono essere pagine di consigli, non troverete mai un film o una serie che non mi sono piaciute, semplicemente perché, appunto, la tal cosa andrebbe contro l’obiettivo che mi sono prefissato. E’ altresì vero, però, che non c’è sempre e solo bisogno di consigliare una cosa in quanto “capolavoro”.
Un prodotto può meritare una visione, anche semplicemente perché si assesta sul buono.
It Follows di David Robert Mitchell non vi sconvolgerà per la sua perfezione ma, onestamente, è uno degli horror degli ultimi anni che vale la pena vedere.
Capace di provocare qualche pensiero a fine visione, oltre che trasmettere la sensazione di aver visto qualcosa di fatto bene.
E non sono due cose che puoi chiedere proprio ad ogni film.
Ovviamente la pellicola non è neanche lontanamente vicina al ricevere un doppiaggio italiano, perchè non è l'ennesimo sequel di Resident Evil...

Io però l’ho visto e, parola d’ordine del blog: Lo consiglio.

Nel parlarvene non scenderò nei particolari (non lo farò mai) perché il film è per buona parte costruito su una sensazione di cupa atmosfera sempre più crescente, e da questo punto di vista lavora davvero bene, quindi sarò muto come una tomba per via di dettagli.

La premessa è piuttosto buona, stufi ormai della millesima casa stregata e di serial killer dalle molteplici maschere, si parla di maledizioni, ma anche in questo campo vi verrebbe da dire di averne già viste più di qualcuna, maledizioni legate ad un sacco di cose, che poi nel corso dei film possono essere sia spiegate e debellate (che non spiegate ed impossibili da sconfiggere) ma in ogni caso, comunque vada, una maledizione coi toni di questa pellicola mi mancava. L'ho trovata accattivante quanto brutale: una ragazza si troverà perseguitata da una forza sovrannaturale, dopo aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo.



Lo sviluppo sarà interessante, ben gestito, con qualche trovata ad effetto, che funziona.
Convincente anche la recitazione, e posso dire che in generale tutta la faccenda ha una sua atmosfera caratteristica, di sconforto, paranoia e mistero, ben realizzata.
It Follows si basa su una buona idea e sviluppa solo quella, non ha vari livelli narrativi che ne accrescono lo spessore, intrecci o scene madri o cos'altro da poterlo elevare al grado di capolavoro, è una vicenda che accade ad un giovane (che potresti essere tu, o che potrei essere io) e come tale funziona, e ci regala un film che si assesta benissimo nella categoria dei film da “brividi dopo mezzanotte” di buona qualità.

“Purtroppo”, tra virgolette, ci sarebbe da parlare di questo film più per le impressioni che lascia a fine visione, e per analizzarne le chiavi di lettura, cosa che però andrebbe fatta con chi l’ha visto e non con chi lo deve ancora vedere, per cui mi fermerò qui, concludendo semplicemente dicendovi che se non disdegnate i film dell’orrore (e questo era passato al di sotto dei vostri radar), beh, sono 100 minuti che difficilmente non potrete giudicare come buoni.

Io, nel mio piccolo almeno, ve lo consiglio.


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