martedì 18 agosto 2015

Penny Dreadful: La nera Londra vittoriana



Penny Dreadful ha ormai completato la sua seconda stagione ed è stata rinnovata per una terza ma, sarò onesto, all’inizio la snobbai (senza vederla però, sia chiaro).

Semplicemente la premessa che avevo letto in giro mi sapeva di “troppo forzato” per poter funzionare. Tutti i personaggi più famosi della letteratura horror, Victor Frankenstein (con la relativa creatura non morta al seguito), l’Uomo Lupo, Dorian Gray, Van Helsing e chi più ne ha più ne metta, raccolti come personaggi nella stessa vicenda ambientata in una Londra vittoriana.
Un confuso minestrone, della serie “non sanno più cosa inventarsi” pensavo, ma mi sbagliavo. 

Di grosso.

Showtime ha realizzato una serie TV davvero notevole, per dialoghi, contenuti, personaggi, e alcuni episodi raggiungono, per mio gusto personale, lo stato dell’arte, per una delle opere da TV di miglior qualità che io ricordi.

Nel corso della visione dei primi 2 forse 3 episodi iniziali, con i quali venivano introdotti i personaggi, avevo già notato la grande eleganza e l’avvolgente atmosfera di tutta la produzione, ma nonostante ciò mi sono detto che poteva andare a finire solamente in due modi.
Nel primo caso, avrei assistito comunque, entro breve, ad un'accozzaglia troppo confusa di eventi e nomi, atta a mischiare in un brodo primordiale tutto l'horror gotico conosciuto solo per sfruttarne i nomi di richiamo. Nell'altro caso, se si fosse invece palesata una trama indipendente dalle basi, capace di sfruttare il background di personaggi già noti in modo che fosse un pregio e non un difetto, avrei invece assistito ad uno show coraggioso e certamente unico.
Fortunatamente è stato questo il caso, portando Penny Dreadful ad essere una serie TV che consiglierò sempre senza remore. 



Che l’horror sia il vostro genere o meno, non negate a questo show la chance di un episodio o due, potrebbe già bastare per darle il tempo necessario ad avvolgervi nella sua tela.

Prima di tutto per il cast, con nomi di veterani di una certa levatura che sono sempre un piacere da vedere, come Timothy Dalton, fino ad arrivare ad una straordinaria Eva Green, a chi piacciono i personaggi femminili forti, qui ne abbiamo uno di indiscusso spessore. Sono in molti a lamentarsi che dopo 2 stagioni di seguito così intense ella non abbia ancora ricevuto il Golden Globe, e non potrebbero avere più ragione.

E poi c'è l’atmosfera, gotica (ma senza essere pretenziosa), gotica nel vero senso del termine, sanguinosa, elegante, regale e seducente. Una goduria.
Consigliata di cuore.

Vi lascio con una nota sulla scelta del titolo: che cos'è un Penny Dreadful? Come dice il nome, è letteralmente un 'terribile penny', un nome usato per definire un tipo di pubblicazione ottocentesca a basso costo (si poteva comprare con un penny), storie horror e sanguinose, di breve durata.
Anche chiamate penny horrible, penny awful o penny blood.
Nulla da obiettare quindi sulla scelta tanto originale del nome, per una serie TV dai toni altrettanto ricercati.


Nessun commento:

Posta un commento