Che grande serie che è The Killing.
Statunitense, prodotta dalla AMC, è basata su una precedente
serie TV Danese chiamata Forbrydelsen (Il Crimine) che credo recupererò, per
via dell’amore provato per la sua controparte Americana.
La storia, ambientata a Seattle, ci racconta della morte di
una giovane ragazza, Rosie Larsen.
Il suo corpo viene trovato all’interno del bagagliaio di un’auto, immersa in un piccolo lago. L’auto però appartiene niente meno che ad un politico, che al momento sta concorrendo alla carica di sindaco.
Il suo corpo viene trovato all’interno del bagagliaio di un’auto, immersa in un piccolo lago. L’auto però appartiene niente meno che ad un politico, che al momento sta concorrendo alla carica di sindaco.
Ad occuparsi del caso è la detective Sarah Linden, la quale
si trovava nei suoi ultimi giorni di servizio, pronta a trasferirsi in
California per sposarsi, quando il caso della Larsen le rovina i piani e la
costringe a rimanere. Grande osservatrice, Sarah è una persona particolare, un
agente solitaria e a volte scontrosa, che lavorerebbe molto meglio da sola, ed
invece viene affiancata da un nuovo collega, Stephen Holder.
Holder è un ex detective della narcotici, ora promosso alla omicidi, giunto a Seattle per sostituire proprio Sarah, che se ne sarebbe dovuta andare, ed invece questo caso li costringerà a collaborare e a lavorare assieme. Holder è più giovane, meno ligio a seguire i regolamenti alla lettera, tutta un’altra persona rispetto a Sarah. Il caso scotta, c’è una famiglia distrutta dal lutto per la figlia, ma anche uno scandalo politico di primissimo ordine. La storia non quadra, c’è sotto qualcosa di complesso, e lo percepiscono a loro modo sia Holder che la Linden.
E qui mi fermo.
Questo primo, grande caso, andrà ad occupare tutte le prime
2 stagioni del serial, mentre poi nella terza stagione assisteremo ad un altro
caso, e poi ad un ultimo (e molto bello) nel corso della quarta ed ultima
stagione.
La peculiarità di The Killing è proprio quella, per essere un poliziesco, di non seguire tanti piccoli casi di volta in volta ma di concentrarsi sempre nello sviluppo di un’unica e complessa indagine stagionale, che si dipana quindi per ore ed ore, coinvolgendo lo spettatore con le sue scoperte sempre nuove, intrigandolo in modo completo.
L’atmosfera di questa cupa Seattle sempre uggiosa, con l’indagine che si fa sempre più intricata, trasmette quasi le atmosfere di un noir di stampo moderno.
Ma il punto di maggior forza di tutto il lavoro è senza
dubbio la coppia Holder e Linden, che non hanno niente da invidiare per
perfezione ed affiatamento ad un Mulder e Scully di X-Files.
I due attori infatti, Joel Kinnaman e Mireille Enos funzionano a dir poco bene assieme, e ci proporranno nel tempo una grande storia di amicizia, quella vera, quella incondizionata, basata su sentimenti come il rispetto e la stima.
E’ un vero e proprio piacere vedere questa coppia al lavoro assieme, nei suoi alti e bassi, nelle giornate buie e storte e in quelle invece migliori.
Devo ammetterlo, mi sono affezionato, ma in fondo è quando ci si affeziona al cast, che si vivono le migliori Serie TV. E’ una coppia che io personalmente non dimenticherò.
I due attori infatti, Joel Kinnaman e Mireille Enos funzionano a dir poco bene assieme, e ci proporranno nel tempo una grande storia di amicizia, quella vera, quella incondizionata, basata su sentimenti come il rispetto e la stima.
E’ un vero e proprio piacere vedere questa coppia al lavoro assieme, nei suoi alti e bassi, nelle giornate buie e storte e in quelle invece migliori.
Devo ammetterlo, mi sono affezionato, ma in fondo è quando ci si affeziona al cast, che si vivono le migliori Serie TV. E’ una coppia che io personalmente non dimenticherò.
The Killing (serie interamente doppiata) è quindi il mio
consiglio di oggi.
Se volete un poliziesco di spessore, sia per trama che, come si sarà capito, per personaggi, non rimpiangerete nemmeno un minuto di queste quattro stagioni, di queste indagini emozionanti, difficili e a volte struggenti.
Nessun commento:
Posta un commento