lunedì 12 ottobre 2015

Gli Spietati: Non ci si abitua mai, a togliere la vita ad un uomo



Esistono i film che, essenzialmente, vanno visti per forza.
Ben prima di tutte queste pellicole sui supereroi che stanno spopolando nell’ultimo decennio, a parer mio 'bisogna' aver visto Il Corvo per esempio, perché si parla di qualità e contenuti di tutt’altro spessore, ed esattamente allo stesso modo, prima di cimentarsi con un western pescando 'dal mucchio', credo che Gli Spietati sia uno di quelli da consigliare, tra i primissimi, perché tra i più validi esempi del suo genere, nonostante il relativamente recente anno di realizzazione.

La storia si svolge nel Wyoming, anno 1880.
In un bordello, una prostituta si vedrà sfregiare il volto per un motivo qualunque, ad opera di un cliente violento. Quasi miracolosamente, lo sceriffo del posto dedicherà qualche istante del suo tempo alla vicenda, arrivando addirittura a punire il malfattore con una multa: cinque cavalli, come risarcimento al bordello in quanto la ragazza sfregiata, da ora in poi, frutterà molti meno soldi rispetto a prima. Ma può questa 'soluzione' chiamarsi equa giustizia?
Le ragazze della casa di piacere non lo pensano e, raccolti i loro risparmi, raggiungono la considerevole somma di 1.000 dollari da utilizzare come taglia, in premio a chiunque voglia prendersi carico di lavare quel crimine col sangue.
All’appello risponderà un peculiare trio, composto da un giovane ed inesperto pistolero, Kid, accompagnato però da due anziani ex-fuorilegge, che però hanno cambiato vita e non commettono più malefatte da decenni, Munny e Logan. Problemi economici, uniti ad una sorta di ricerca di riscatto morale, porteranno i due vecchi pistoleri a considerare seriamente l’offerta in denaro delle prostitute del bordello, nonostante i forti dubbi iniziali sull'invischiarsi nuovamente in una storia dove voleranno pallottole.

Non voglio procedere oltre nell’introdurvi la vicenda cardine de Gli Spietati, perché merita che vi sia raccontata da Clint Eastwood e dal suo sguardo di ghiaccio.
Con questa pellicola siamo di fronte ad una storia estremamente realistica e plausibile, per un genere che, a parer mio, ha sempre tratto proprio dal realismo delle sue vicende il suo punto di maggior forza. 

Il buon Western è proprio questo: storie di uomini.

 

Siamo in un’epoca dove la parola Giustizia lascia il tempo che trova, e dove spesso è necessario arrangiarsi. Ma così come l’idea di Giustizia non può essere un concetto bianco o nero (pensate anche solo al controsenso di voler uccidere una persona perché ne ha sfregiata un’altra, in questo caso la ‘Giustizia’ vuole commettere un reato più grave della stessa colpa), anche gli uomini che la eseguono, non sono bianchi o neri nell’animo, buoni o cattivi. Sono solo uomini.

A raccontarci questa vicenda sono volti straordinari del cinema quali Gene Hackman, Clint Eastwood e Morgan Freeman, in un film nominato per 9 Oscar e che ne vinse 4, tra i quali miglior film e miglior regia. Ovviamente quest’ultima appartiene allo stesso Eastwood, una delle poche persone al mondo capace di recitare e dirigersi da solo, producendo questo genere di risultati.
Vedere questo film è un vero piacere, anche solo per i suoi personaggi. Freeman e Eastwood sono Spietati, hanno un passato di malefatte ed omicidi che è in enorme contrasto con la visione che ne abbiamo nel film, di persone avanti con l’età e dal temperamento che pare tranquillo, quasi saggio.
In realtà, loro vivono con disagio ed amarezza i ricordi del loro passato, che non si perdonano mai (Unforgiven, i Non Perdonati, è il titolo originale, altrettanto interessante, del film).
Ora, essi saranno messi di fronte ad una nuova vicenda di sangue, presa in considerazione per denaro. Fa quindi qualche differenza, rispetto a quello che hanno sempre fatto in passato e che non si perdonano, o si può intravedere della motivazione, questa volta, una sorta di ‘scusante’, per sporcarsi le mani per denaro?
Giustizia? Qualunque cosa questa parola significhi.

Voglio ripetermi, ci sono dei film 'caposaldo' di genere, che vanno visti per forza, ed è fuor di dubbio che in tempi relativamente recenti (il Western è in giro da sempre, ma Gli Spietati è appena del 1992) sia stato creato e vissuto da Eastwood, un vero e proprio capolavoro ambientato nel West.
Must see.


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