lunedì 26 ottobre 2015

Dredd: Sei Stato Giudicato



In una terra devastata dal conflitto nucleare, l'umanità si trascina per sopravvivere, e quella parte di essa che ancora vorrebbe esserne la facciata 'civilizzata' vive in enormi agglomerati urbani, tentando di imitare la vita di un tempo. Mega City One è uno di questi agglomerati, dove vivono più di 800 milioni di persone e la criminalità, ovviamente, è dilagante. L'unico spiraglio di luce in mezzo al caos quotidiano è il palazzo di giustizia e i suoi Guidici, agenti di polizia in grado di poter essere all’occorrenza sia giuria che esecutori materiali delle condanne, per ogni genere di misfatto.
Il Giudice Joseph Dredd è un veterano, e verrà affidata alle sue cure una recluta, Cassandra Anderson, molto interessante per il comando centrale per via dei suoi notevoli poteri telepatici, che alcune persone hanno acquisito per via delle radiazioni e che nella ragazza sembrano particolarmente sviluppati.
I due riceveranno una chiamata: a Peach Trees, sconfinato edificio popolare di 200 piani, vengono rinvenuti tre cadaveri, potrebbero avere a che fare con la nuova droga che si sta diffondendo per le strade: la Slo-Mo.

Premetto che non interessandomi di fumetti, tutta la mia conoscenza su Dredd deriva dal film del 1995 con Sylvester Stallone, una pellicola della quale sinceramente non mi interessano i commenti negativi, con tanto di Razzie Awards vinti come peggior film dell'anno (premi che spesso mi hanno invece fatto scoprire delle vere e proprie perle) perché a parer mio, è semplicemente un gran buon film. Un esempio di quella fantascienza dai toni ‘duri’ che bisognerebbe vedere più spesso. 

Nel Dredd con Karl Urban, del quale vi parlo oggi, ho rivisto lo stesso identico approccio al genere: una fantascienza action cupa, dura, sanguinosa: un altro bel film incazzato.
La pellicola non è un ‘remake’ se state pensando questo, in quanto tutta la trama e la vicenda sono completamente diverse da quelle del film anni ’90.
E’ semplicemente una nuova opera tratta dall’ambientazione del fumetto, una diversa avventura ambientata a Mega City One.



Come action spensierato, questo film è da consigliare senza indugi.
Molte cose funzionano infatti, in questo Dredd. Abbiamo un livello di violenza altissimo, con sparatorie, sangue ed esplosioni che conquisteranno il fan dell'action e lo terranno incollato allo schermo dall'inizio alla fine, il tutto ad opera di un affiatato duo di protagonisti, Dredd ed Anderson, che mi sento di dire funziona davvero bene, ma oltre a questa coppia di protagonisti che ci si diverte a seguire, una nota di merito mi sento di darla anche al cattivone di turno, tutt'altro che banale: una quasi irriconoscibile Lena Headey, certamente più vicina al suo ruolo da action woman dal grilletto facile di The Sarah Connor Chronicles che alla regina dai boccoli biondi del Trono di Spade.
Karl Urban, giustamente duro ed inespressivo, è davvero perfetto nel ruolo di Dredd.

Dredd è un film semplice, un action senza pretese, ma fa di questa sua genuina semplicità il suo punto di forza. Ha il pregio di non essere realizzato con l’estrema leggerezza della stragrande maggioranza degli action di oggi in stile moderno, che spesso non mi dicono niente, ed invece, un po’ come si faceva una volta, è capace di prendersi del tempo anche per ‘elaborarla’ un attimo, tutta questa azione.

A fine visione potrebbe rimanervi, come è rimasta a me, la voglia di potervi gustare ancora in futuro un nuovo violento caso dei giudici Dredd ed Anderson, ma pare che la cosa non sia destinata ad accadere, nonostante le numerose campagne spontanee come Make a DREDD sequel che, a suo tempo, raccolsero molte firme e fecero ben sperare, con promesse poi disattese.
Il mio consiglio comunque resta invariato, un viaggio, seppur di sola andata, a Mega City One vale assolutamente la pena di essere fatto.
I fan dell'action non se ne pentiranno.


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